Inchiesta su tangenti, indagati dieci manager di Leonardo e due società di Google. Leonardo, parte lesa nella vicenda, ha collaborato con gli inquirenti.
Operazione nelle sedi di Leonardo a Roma e Pomigliano, con gli inquirenti che hanno acquisito documenti nell’ambito dell’indagine per riciclaggio, reati fiscali e corruzione tra privati che vede coinvolte anche due società di Google e che vede Leonardo come parte offesa.
Tangenti, indagati 10 manager di Leonardo e due società di Google
Nel mirino degli investigatori ci sono ben dieci manager del Gruppo Leonardo, sui quali pende l’accusa di corruzione tra privati. Nel registro degli indagati ci sono anche alcune società della famiglia Google. Si tratta di Google Ireland e Google Payments. Nel complesso, l’inchiesta vede nel registro degli indagati 14 persone fisiche e 3 giuridiche.
Proprio il Gruppo Leonardo, che ricordiamo essere parte lesa nella vicenda, ha collaborato con gli inquirenti e le autorità competenti nel corso delle indagini.
Le ipotesi degli inquirenti e le accuse a carico degli indagati
Stando alle ipotesi investigative, come riferito dall’Ansa, 4 manager di Transpart, fornitore di Leonardo, avrebbero ottenuto commesse da alcuni dipendenti di Leonardo in cambio di compensi e finti contratti di consulenza. Gli inquirenti inoltre hanno individuato un giro di denaro nero trasferito anche fuori dall’Italia. Denaro nero con il quale, secondo gli inquirenti, sarebbero state pagate le mazzette. I riciclatori, sempre secondo le ipotesi investigative, avrebbero utilizzato la piattaforma Google Play per far entrare il denaro in Italia.
I pm ritengono che Google Ireland Ltd e Google Payments Ltd “avrebbero consentito il trasferimento di somme di denaro provento di frode fiscale ostacolando l’identificazione della provenienza delittuosa“.